Quel Sentiero per il Lago
di Mario Daniele
Luglio – Novembre 2021 | Bormio - Hotel Meublé Sertorelli Reit
Il 5 Ottobre la Mostra partecipa alla Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI
“Quel sentiero per il lago” è il titolo del singolare lavoro realizzato dall'artista Mario Daniele a
quote oltre i 2000 metri; uno sguardo amorevole nei confronti della montagna. L'autore non è
nuovo al tema del paesaggio, le sue ricerche spaziano dalle Langhe innevate e immerse nella
nebbia, “Inverno”, alle coste atlantiche della Francia, “Ocean”.
“Non vediamo le cose come sono, ma come siamo”. Il mondo allora, è il limite su cui rimbalza lo
sguardo per tornare nella sua introversione. E in una fotografia, vediamo sempre di più di quello che vediamo. Questo sentiero per il lago ci conduce subito a uno spazio aperto, a una vastità non
precisamente misurabile, dove l'uomo sente il potenziale eterno della natura. È un sentiero quasi non visibile, più esistenziale che fisico, che porta in un posto connotato soggettivamente e non in un
luogo. Osserviamo delle piccole porzioni di terra bagnata da grandi laghi, dove anche noi spettatori ci confrontiamo con il nostro sguardo. Il paesaggio continua oltre i bordi della fotografia e il soggetto
non è il singolo (il lago, la persona o la terra), ma la loro relazione. Possiamo liberamente entrare, e nonostante e grazie all'ampiezza, questi posti non ci frustrano ma ci accolgono nel silenzio dei rumori
naturali, come in un ritorno all'origine. Non si vede soltanto ciò che si vede, ma cosa si è. Il racconto di questa visione si sviluppa con differenti angolazioni, soprattutto emotive, e può essere narrato
anche senza un ordine sequenziale. Queste fotografie di Mario Daniele restituiscono lo stupore dello sguardo di fronte ad uno spazio contemplato nelle sue forme e nella suggestione dei suoi colori. E
tramite una certa distanza, sintetizzano prospettive di significato. Non ha importanza sapere dove siano questi posti, perché sono dappertutto, dentro e fuori, archetipi di un possibile paesaggio spirituale, tappe di un “atlante delle emozioni”. Veronica Caciolli, Storica dell'arte, Curatrice
Biografia Mario Daniele. Dal 2006 iniziano le sue ricerche sul tema del paesaggio. Nel 2008, con la serie Océan, dedicata alle coste atlantiche della Francia, riceve il primo premio al
LuccaPhotoFest. La ricerca sul paesaggio continua con Quel sentiero per il lago, indagine poetica sui laghi alpini e le montagne, che viene presentata a MIA Fair 2013. Sono degli stessi anni Inverno e
Grafie viaggio minimalista, etereo e grafico sul paesaggi invernali delle Langhe. In parallelo, dal 2010 porta avanti le serie Nei musei, momenti di vita all'interno di spazi museali e Palco scenico.
Ultimo lavoro, che apparentemente sembra discostarsi dai lavori precedenti, port_land. In tutte le immagini l'approccio rimanda ai temi del Modernismo e l'attenzione dell'autore sembra rivolgersi più
all'aspetto formale che al contenuto. Ciò che emerge è sicuramente una originale indagine sulla bellezza e sull'estetica senza abbandonare alcuni dei temi principali delle sue opere precedenti come
il rapporto fra l'uomo e l'ambiente. Il suo lavoro è rappresentato da diverse gallerie in Italia e all'estero. Ha partecipato a numerose fiere d'arte e fotografia, tra cui The Others a Torino, MIA Fair a Milano, ArtVerona, Arte Fiera a Bologna, Off Contempory Art Fair a Bruxelles, Catlog e Fotofever a Parigi.
Il 5 Ottobre la Mostra partecipa alla Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI
“Quel sentiero per il lago” è il titolo del singolare lavoro realizzato dall'artista Mario Daniele a
quote oltre i 2000 metri; uno sguardo amorevole nei confronti della montagna. L'autore non è
nuovo al tema del paesaggio, le sue ricerche spaziano dalle Langhe innevate e immerse nella
nebbia, “Inverno”, alle coste atlantiche della Francia, “Ocean”.
“Non vediamo le cose come sono, ma come siamo”. Il mondo allora, è il limite su cui rimbalza lo
sguardo per tornare nella sua introversione. E in una fotografia, vediamo sempre di più di quello che vediamo. Questo sentiero per il lago ci conduce subito a uno spazio aperto, a una vastità non
precisamente misurabile, dove l'uomo sente il potenziale eterno della natura. È un sentiero quasi non visibile, più esistenziale che fisico, che porta in un posto connotato soggettivamente e non in un
luogo. Osserviamo delle piccole porzioni di terra bagnata da grandi laghi, dove anche noi spettatori ci confrontiamo con il nostro sguardo. Il paesaggio continua oltre i bordi della fotografia e il soggetto
non è il singolo (il lago, la persona o la terra), ma la loro relazione. Possiamo liberamente entrare, e nonostante e grazie all'ampiezza, questi posti non ci frustrano ma ci accolgono nel silenzio dei rumori
naturali, come in un ritorno all'origine. Non si vede soltanto ciò che si vede, ma cosa si è. Il racconto di questa visione si sviluppa con differenti angolazioni, soprattutto emotive, e può essere narrato
anche senza un ordine sequenziale. Queste fotografie di Mario Daniele restituiscono lo stupore dello sguardo di fronte ad uno spazio contemplato nelle sue forme e nella suggestione dei suoi colori. E
tramite una certa distanza, sintetizzano prospettive di significato. Non ha importanza sapere dove siano questi posti, perché sono dappertutto, dentro e fuori, archetipi di un possibile paesaggio spirituale, tappe di un “atlante delle emozioni”. Veronica Caciolli, Storica dell'arte, Curatrice
Biografia Mario Daniele. Dal 2006 iniziano le sue ricerche sul tema del paesaggio. Nel 2008, con la serie Océan, dedicata alle coste atlantiche della Francia, riceve il primo premio al
LuccaPhotoFest. La ricerca sul paesaggio continua con Quel sentiero per il lago, indagine poetica sui laghi alpini e le montagne, che viene presentata a MIA Fair 2013. Sono degli stessi anni Inverno e
Grafie viaggio minimalista, etereo e grafico sul paesaggi invernali delle Langhe. In parallelo, dal 2010 porta avanti le serie Nei musei, momenti di vita all'interno di spazi museali e Palco scenico.
Ultimo lavoro, che apparentemente sembra discostarsi dai lavori precedenti, port_land. In tutte le immagini l'approccio rimanda ai temi del Modernismo e l'attenzione dell'autore sembra rivolgersi più
all'aspetto formale che al contenuto. Ciò che emerge è sicuramente una originale indagine sulla bellezza e sull'estetica senza abbandonare alcuni dei temi principali delle sue opere precedenti come
il rapporto fra l'uomo e l'ambiente. Il suo lavoro è rappresentato da diverse gallerie in Italia e all'estero. Ha partecipato a numerose fiere d'arte e fotografia, tra cui The Others a Torino, MIA Fair a Milano, ArtVerona, Arte Fiera a Bologna, Off Contempory Art Fair a Bruxelles, Catlog e Fotofever a Parigi.